Il miracolo dell'armonia universale
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Non cercare di interpretare l’espressione di un altro. Ciascuno ha doti, qualità e armoniche ben precise. Armonizzati con te stesso e con la natura, trova la tua nota e lascia che risuoni in te e attraverso di te poiché tu sei già parte di una straordinaria Orchestra Universale che fluisce attraverso una perfetta matrice geometrica.
Risorgi nell’Armonia Universale!
Bias valutativi: i fattori che producono una distorsione della valutazione degli apprendimenti e non solo
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Il processo di valutazione è uno tra i doveri più delicati a cui un docente deve ottemperare e con cui si confronta costantemente durante le proprie attività didattiche. A volte, per varie ragioni, si valuta in maniera più o meno imprecisa, non curandosi del fatto che questa fase è di grande delicatezza e può generare nello studente un fortissimo malcontento, con conseguenze di una certa rilevanza nel suo rendimento futuro.
Il docente, in quanto essere umano, nel processo di valutazione, che deve essere molto attento e il più puntuale e meditato possibile, utilizza le proprie abilità cognitive per stabilire quali siano le decisioni più importanti e proficue da prendere in un dato contesto o quale sia la valutazione più idonea da attribuire alla prestazione di uno studente.
Per quanto cerchi di essere il più obiettivo possibile, il docente rimane comunque un essere umano e quindi soggetto che risente delle influenze derivanti dalla precedente esperienza personale, dal contesto culturale in cui opera, dalle proprie credenze, dal giudizio altrui e, non ultimo, dalla paura di prendere decisioni che possano causare danni irreparabili e non.
I fondamenti della letteratura di Raymond Queneau
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Nel numero 495 del mese di Novembre 2009 della rivista “Le Scienze” è apparso un articolo di Piergiorgio Odifreddi che mette in relazione l’opera “I fondamenti della letteratura secondo David Hilbert” di Raymond Queneau (Le Havre, 21 febbraio 1903 – Parigi, 25 ottobre 1976), con i “Fondamenti della Geometria” di David Hilbert (Königsberg, Prussia, 1862 – Göttingen, Germania, 1943). Con la sua opera, pubblicata nel 1899, Hilbert intendeva formalizzare la geometria sostituendo gli assiomi di Euclide con un insieme formale di 21 assiomi dai quali faceva discendere i noti teoremi della geometria. La peculiarità di tale assiomatizzazione risiedeva nel suo aspetto prettamente formale, ovvero i teoremi enunciati in ambito geometrico dovevano ancora valere se al posto di punti, rette e piani venivano sostituite parole di vario genere. In questo modo non era affatto necessario assegnare un significato agli enti dai quali si parte per enunciare i diversi teoremi, liberando il sistema assiomatico da tutte le suggestioni di natura intuitiva e visiva. Lo stesso Hilbert proponeva di sostituire gli enti primitivi della geometria euclidea con tavoli, sedie, boccali di birra e altri oggetti.
Modello matematico e modello fisico
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Si definisce modello matematico una versione semplificata e immaginaria della porzione di mondo da studiare, in cui è possibile effettuare calcoli esatti.
Lo scopo della costruzione di un modello è quello di rappresentare, in modo più fedele possibile, un determinato fenomeno reale, al fine di poter effettuare previsioni sullo stato in cui si troverà il sistema nel futuro ed essendo una versione semplificata, in un modello si tengono in considerazione solo gli aspetti del fenomeno che si intendono analizzare.
Un modello matematico descrive, quindi, l’evoluzione di un fenomeno o di un sistema: fornendo dei dati in ingresso (input) il modello restituisce dei dati in uscita (output). Il modello sarà quindi efficace se l’output è prossimo alle misurazioni effettuate nell’osservazione del fenomeno reale.
I modelli matematici sono spesso rappresentati da equazioni di varia tipologia che vanno risolte con i metodi matematici conosciuti. In tali equazioni sono presenti i parametri, ovvero le grandezze che non possono essere manipolate, e le variabili.
L'antinomia dell'insegnante
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Nel 1969 Neil Postman e Charles Weingartner pubblicarono il libro L’insegnamento come attività sovversiva.
In esso è presente un colloquio immaginario tra il dottor Gillupsie e il dottor Carstairs in cui vengono messe in parallelo l’attività del medico e quella del docente. Infatti, la penicillina rappresenta le continue spiegazioni che i docenti forniscono agli studenti, mentre i cattivi pazienti sono quegli studenti con i quali non c’è nulla da fare perché non vogliono capire.
Spesso, anche dopo aver condotto una lezione a nostro avviso efficace, solamente i ragazzi “più bravi” traggono vantaggio da quanto abbiamo fatto. Allora si presenta la cosiddetta antinomia dell’insegnante, ovvero la contraddizione in cui si cade quando si riesce ad insegnare solamente agli allievi che imparerebbero a prescindere dal docente, magari leggendo in modo autonomo un testo, ma non si riesce a far presa sugli alunni che necessitano in modo vivo della presenza del docente.
Introduzione alla Matematica e alla sua storia
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Premessa. Questi appunti si configurano come una traccia della storia della matematica. Per tale ragione vengono principalmente riportati i vari periodi storici e i personaggi illustri che hanno contribuito allo sviluppo del sapere matematico. Tali personaggi verranno incontrati nell’arco del quinquennio e, di volta in volta, ci saranno diverse occasioni per approfondire periodi storici e contributi apportati.
Il termine matematica deriva dal greco μάθημα (máthema), tradotto come “scienza”, “conoscenza”, “apprendimento”. Di conseguenza il termine μαθηματικός (mathematikós) vuol dire “incline ad apprendere”.
La matematica si occupa dei problemi riguardanti le quantità, le figure, i movimenti dei corpi, facendo uso della logica. Essa viene considerata la regina delle scienze, in quando le sue applicazioni investono diversi rami del sapere (fisica, ingegneria, economia, informatica, scienze sociali, etc.).
Oggi si è soliti parlare di “matematiche” in quanto sono diverse le discipline alleate per raggiungere il fine di far conoscere i fenomeni che presenta l’estensione figurata.
La matematica ha origini antichissime e quindi non è semplice risalire ad una precisa data di origine. Le testimonianze ci permettono di stabilire che:
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